Verifica "Bollette pazze"


Puo' capitare di ricevere una o piu' bollette arretrate.

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A tutti può capitare di dimenticare di saldare una fattura relativa ai servizi di energia elettrica o gas, specialmente durante un trasloco o quando si gestisce una seconda utenza a distanza. Il tuo fornitore ti sta richiedendo oggi il pagamento di una vecchia bolletta? E cosa significa quando si parla di "prescrizione"?


In base alla legge, nel corso del tempo, un diritto può andare perso e il suo titolare non può più richiederlo. La prescrizione delle bollette si verifica quando questo diritto riguarda il pagamento di una fattura relativa a un periodo passato. Se trascorre un determinato periodo di tempo senza che tu riceva alcun avviso di pagamento, il fornitore non può più richiedere il pagamento di quella somma. Ma quando scadono i termini per la prescrizione delle bollette di luce e gas?


In generale, la prescrizione ordinaria ha un termine di 10 anni, a meno che la legge non stabilisca diversamente. Per quanto riguarda le bollette di energia e gas, il termine di prescrizione è di 2 anni, lo stesso vale per altre utenze come acqua, telefono, ADSL, fax, ecc. Questa normativa è stata introdotta dalla legge di bilancio 2020, n. 160 del 2019, seguendo le direttive di ARERA. Ma qual è la differenza tra prescrizione e decadenza di una bolletta?


Entrambi questi termini condividono un elemento comune: la perdita di un diritto nel corso del tempo. Tuttavia, c'è una differenza fondamentale tra i due:


Prescrizione della bolletta: La prescrizione si verifica quando il titolare, cioè il fornitore, non esercita il suo diritto entro il termine stabilito dalla legge (Art. 2934 del Codice Civile).


Decadenza della bolletta: La decadenza si verifica quando si perde la possibilità di esercitare un diritto a causa del mancato rispetto di un termine perentorio (Art. 2964 del Codice Civile). In questo caso, non è possibile applicare la sospensione o l'interruzione della prescrizione.


Quando e come è possibile contestare la prescrizione di una bolletta? Se ti viene richiesto il pagamento di una bolletta che è caduta in prescrizione, la prima cosa da fare è verificare se è effettivamente in prescrizione.


Se ricevi un sollecito di pagamento dopo 2 anni dalla scadenza e questo è ingiusto, non sei obbligato a pagare.

Se, invece, ricevi un sollecito di pagamento entro 2 anni dalla scadenza e questo è legittimo, sei tenuto a pagare l'importo. Se l'importo è elevato, puoi anche richiedere un piano di pagamento rateizzato.

Nel caso del primo scenario, una volta accertata la prescrizione, è essenziale contestare tempestivamente la scadenza e questo può essere fatto personalmente o tramite un avvocato. La richiesta di pagamento della bolletta deve essere valutata immediatamente. A partire da marzo 2018, se una bolletta di conguaglio è arrivata in ritardo per colpa del fornitore o del distributore, il cliente è tenuto a pagare solo gli ultimi 2 anni di consumi.


Per contestare una bolletta di luce o gas, è sempre consigliabile inviare una comunicazione scritta, ad esempio tramite raccomandata A/R, fax o posta elettronica certificata (PEC). In questa comunicazione, dovrai includere i seguenti dettagli:


I dati dell'intestatario e dell'utenza.

Nome, cognome e codice POD (per l'utenza luce) o codice PDR (per l'utenza gas).

I motivi del reclamo.

Una copia del documento d'identità dell'intestatario.

La fattura o il sollecito ricevuto oltre la scadenza.

Eventuali prove di pagamento (ricevuta), se si tratta di un sollecito per una bolletta già pagata.

Per quanto tempo è necessario conservare le bollette? Se il fornitore ti sta chiedendo il pagamento di una bolletta di un anno fa, ma sei certo di averla già pagata, è importante essere in grado di dimostrare il pagamento effettuato. Come dimostrarlo dipende dal metodo di pagamento utilizzato, potresti aver bisogno della copia del bollettino postale o della ricevuta della lottomatica, oppure di una conferma di pagamento online.


Poiché la prescrizione delle bollette è di 2 anni, teoricamente è sufficiente conservarle per lo stesso periodo di tempo. Successivamente, il fornitore o chi agisce per suo conto (come una società di recupero crediti) non può più richiedere il pagamento, quindi non è necessario conservarle oltre questo periodo.


Quando non è necessario pagare le bollette di conguaglio? La bolletta di conguaglio si riferisce a un periodo precedente a quello per il quale viene emessa la bolletta attuale. Questo può verificarsi quando i consumi fatturati erano basati su stime anziché dati reali o quando le bollette non sono state pagate per un certo periodo, per qualsiasi motivo (anche per colpa del fornitore stesso).


È comune che il fornitore o una società di recupero crediti invii richieste di pagamento anche dopo la scadenza prevista dalla legge. È importante quindi conoscere i propri diritti e sapere che le bollette di luce e gas scadute da più di 2 anni non devono essere pagate. Ricorda che, se l'importo della bolletta è elevato, puoi sempre richiedere un piano di pagamento rateizzato al tuo fornitore.